Con questa guida potrai costruire un mobile come se ne trovano ancora in moltissime cucine. La superfici in vista sono rivestite in laminato plastico bianco, il piano di appoggio è in resola e anche i cassetti e gli scomparti sono in materiale plastico: è una credenza di indiscussa praticità, ma fredda e impersonale. Con il rivestimento in legno è possibile trasformarla in un elemento d’arredo che rende più calda ed accogliente qualsiasi cucina moderna.
Occorrente
Un segaccio
Materiali per credenza da cucina, come quelli indicati in questa guida sulla costruzione della credenza su Iofaccio.com.
Carta abrasiva n.80
Scalpello
Perline di abete
Guida per taglio o squadra da falegname e matita
Morsetti
Pialla elettrica
Colla a contatto
Spatola dentellata
Collante plastico
Chiodini e martello
Procedimento
Per prima cosa, l’alzata, o parte superiore del mobile, dovrai staccarla dalla base con un segaccio, subito dopo fissa, o meglio incassa sul retro, due occhielli. In questo modo si divide il mobile che prima formava un tutto unico in due elementi di cui quello superiore è pensile, una trasformazione che rende più moderna la tua cucina. Dovrai procedere, adesso, a carteggiare le superfici delle ante e i frontali dei cassetti con della carta abrasiva n. ottanta. Queste superfici dovranno essere sufficientemente ruvide, affinchè la colla con cui si applicheranno le perline possa avere una salda presa.
A questo punto, con uno scalpello stacca i listelli di materiale plastico che coprono i cassetti e le ante. Poi elimina, con un’accurata carteggiatura, i resti della colla che fissava tali listelli. A questo punto, passa a tagliare a misura le perline di abete. Usa una guida per tagliare in modo da effettuare tagli ad angolo perfettamente retto. Se non disponi di questa guida, dovrai necessariamente tracciare le linee di taglio con l’aiuto di una squadra.
Adesso, con due morsetti blocca saldamente su un lato dell’anta una delle due perline che vanno messe in opera verticalmente. Le assicelle orizzontali dovrai unirle tra loro per mezzo di linguetta e scanalatura e contemporaneamente dovrai accostarle alla perlina verticale. Nelle due assicelle verticali poste ai lati dell’anta, le linguette risultano superflue, anzi d’intralcio, per questo motivo dovrai accuratamente eliminarle con la pialla.
A questo punto, con un blocchetto di legno avvolto in carta abrasiva, dovrai arrotondare gli spigoli esterni delle perline da incollare in senso orizzontale sui frontali dei cassetti e sulle ante. Per questa operazione dovrai appoggiare le perline sull’anta, in modo che sporgano in fuori di circa due centimetri, blocca, poi, con due morsetti e smussa uniformemente gli spigoli. Il lavoro sarà più rapido che se si arrotondasse l’estremità di un’assicella per volta.
Adesso, sulle ante passa a stendere, successivamente e con una spatola dentellata, uno strato di collante plastico del tipo adatto ad unire laminato plastico e legno. Lo strato deve essere uniforme ed avere uno spessore di uno o un millimetro e mezzo. A questo punto devi fissare nuovamente le assicelle verticali sull’anta con i morsetti, ottenendo così una guida nella quale inserire le perline orizzontali. Queste dovrai applicarle sulla superficie, comprimendole con le mani sul collante già steso. Condizione necessaria per una solida tenuta è che le perline non siano imbarcate o storte. A lavoro finito, l’anta rivestita dovrai serrarla con i morsetti, dopo averla posta tra un paio di tavolette che serviranno a trasmettere una pressione uniforme su tutte le perline. I frontali dei cassetti rivestili con lo stesso sistema usato per le ante.
A questo punto, i listelli che permettono l’apertura delle ante e dei cassetti potrai realizzarli con l’unione ad angolo retto, per mezzo di colla e chiodini, di due sottili assicelle di abete. L’unione deve essere particolarmente solida la dove i listelli vengono usati più spesso, cioè il bordo superiore delle ante del mobile di base e quello inferiore delle ante del pensile e dei cassetti. In questi punti ti sarà sufficiente inserire un maggiore numero di chiodini.