Quando si parla di siepe di lauro, quasi sempre ci si riferisce al lauroceraso, una sempreverde vigorosa, con foglie grandi e lucide, usata moltissimo per creare barriere verdi fitte e rapide. È una pianta che cresce velocemente, emette molti getti nuovi ogni anno e tende ad allargarsi sia verso l’alto sia lateralmente. Proprio per questo è bellissima se tenuta in ordine, ma può diventare rapidamente disordinata, troppo alta, spoglia alla base o invadente se non viene potata regolarmente e nel modo giusto.
Capire come cresce aiuta a capire come e quando intervenire. Il lauro produce la maggior parte dei nuovi getti in primavera e spesso un secondo “tempo” di crescita tra fine estate e inizio autunno, soprattutto nelle zone dal clima mite. I fiori, che non sempre si notano, compaiono sui rami dell’anno in primavera. La pianta tollera bene la potatura grazie alla sua grande vigoria e riesce a ributtare anche da legno abbastanza vecchio, ma come per tutte le siepi un po’ di regolarità evita gli interventi drastici.
Indice
Quando potare la siepe di lauro
Il periodo migliore per potare una siepe di lauro dipende dal tipo di intervento che vuoi fare e da dove vivi, ma in generale ci sono alcuni momenti dell’anno più indicati di altri.
La prima potatura “importante” dell’anno si fa di solito tra fine primavera e l’inizio dell’estate, quando il grosso dei nuovi getti primaverili si è già allungato e la pianta ha terminato la fioritura. Questo momento consente di accorciare e dare forma alla siepe dopo il picco di crescita, senza andare contro le gelate tardive e senza togliere continuamente energia alla pianta. In molte zone questo significa intervenire tra fine maggio e giugno.
Una seconda potatura di rifinitura, meno drastica, è spesso utile a fine estate o inizio autunno. Serve per ripulire la sagoma, tagliare i getti troppo lunghi dell’estate e mantenere un aspetto ordinato fino all’inverno. Conviene non spingersi troppo in là con la stagione: se potiamo troppo tardi, i nuovi getti tenderanno a non lignificare bene prima del freddo e potrebbero rovinarsi con il gelo.
I mesi più freddi non sono ideali per la potatura di contenimento classica, a meno che tu non debba fare grandi tagli di riforma su piante molto vecchie e preferisca intervenire quando la vegetazione è ferma. In quel caso molti giardinieri scelgono la fine dell’inverno, poco prima della ripresa vegetativa, per eseguire potature più severe, sapendo che la pianta reagirà con nuova crescita nella stagione successiva.
Preparare la siepe e gli attrezzi
Prima di iniziare a tagliare è importante prendersi un momento per preparare sia la siepe sia gli strumenti. Il lauroceraso ha rami robusti e foglie molto ricche d’acqua, per cui servono lame ben affilate e pulite. Una forbice manuale o un potatore a lame bypass tornano utili per i rami più grossi, mentre per la sagomatura vera e propria la maggior parte delle persone usa un tagliasiepi, elettrico o a batteria.
Pulire le lame con un panno e, se possibile, con un prodotto disinfettante leggero aiuta a ridurre il rischio di trasmettere malattie da una pianta all’altra. È una buona abitudine anche controllare che i cavi o le batterie siano in buono stato e che l’attrezzo sia comodo da maneggiare, soprattutto se la siepe è lunga o alta e penserai di lavorarci un po’.
Preparare l’area di lavoro significa spostare eventuali vasi, sedie o oggetti a ridosso della siepe, stendere un telo alla base se vuoi rendere più veloce la raccolta degli sfalci e, se lavori vicino a un confine, parlare con il vicino se c’è la possibilità che i rami o le foglie cadano dalla sua parte.
Infine, non vanno trascurate le protezioni personali. Occhiali o visiera proteggono da schegge e foglie, guanti robusti salvano le mani da tagli e irritazioni e, se usi attrezzi rumorosi, delle cuffie o tappi per le orecchie renderanno il lavoro meno stancante.
Come dare forma corretta alla siepe di lauro
Una siepe bella non è solo “tagliata”, è soprattutto ben impostata. La regola generale per quasi tutte le siepi, lauro compreso, è tenerle leggermente più strette in alto e più larghe alla base. Questa forma a trapezio rovesciato consente alla luce di raggiungere anche le parti basse, che resteranno così più folte e verdi, senza spogliarsi con il tempo.
Quando sagomi il lauro, cerca di visualizzare linee guida piuttosto regolari. Puoi aiutarti tendendo un cordino a un’altezza di riferimento per la parte superiore o usando assi e paletti per avere un colpo d’occhio sulle verticali. Il lauro tende a spingere fortemente verso l’alto: se lo lasci crescere sempre e solo in altezza, ti ritroverai con una siepe alta, ma radiata alla base. Per questo motivo, alcuni tagli vanno sempre mirati a contenere l’altezza e a stimolare la ramificazione laterale.
Il taglio sul lauroceraso può essere abbastanza netto. Le foglie grandi tenderanno a mostrare il segno del taglio se vengono troncate a metà, soprattutto con lame non ben affilate, ma la pianta riprenderà emettendo nuovi getti che copriranno presto le cicatrici. Se vuoi un risultato più accurato, puoi rifinire a mano i rami eccessivamente lunghi, tagliandoli un po’ più indietro, in corrispondenza di una gemma o di una ramificazione laterale, anziché “pelare” soltanto l’esterno.
Potatura di mantenimento e potatura di ringiovanimento
Non tutte le potature sono uguali. La potatura di mantenimento è quella che fai ogni anno o due volte l’anno per tenere in forma la siepe: riduci la lunghezza dei nuovi getti, ritocchi la sagoma, elimini rami troppo disordinati o che sporgono. Con il lauro, questo tipo di potatura è in genere sufficiente se cominci presto, quando la siepe è ancora giovane, e prosegui con regolarità.
La potatura di ringiovanimento entra in gioco quando la siepe è stata trascurata per anni, è diventata troppo alta, sguarnita sotto, con rami spessi e pochi getti giovani. In questi casi può servire un intervento più deciso, con tagli profondi che accorciano di molto l’altezza o riducono drasticamente la larghezza. Il lauro, grazie alla sua vigoria, di solito reagisce emettendo moltissimi nuovi getti anche da legno vecchio, ma è un’operazione che va programmata.
Un ringiovanimento pesante è meglio farlo verso la fine dell’inverno o l’inizio della primavera, in modo che la pianta abbia tutta la stagione vegetativa davanti per ricostruire la chioma. Il primo anno dopo un taglio drastico la siepe può apparire “nuda” o poco elegante, ma se il lauro è sano, l’anno successivo avrai una parete di verde giovane e compatto. Se il lavoro ti preoccupa, puoi anche procedere per gradi, riducendo un lato o una parte della siepe alla volta.
Gestire i rami all’interno e la salute della siepe
Una siepe di lauro troppo compatta in superficie ma trascurata all’interno tende a sviluppare rami secchi, zone d’ombra e problemi di arieggiamento. Ogni tanto è utile guardare dentro, discostando i rami, per capire cosa succede al cuore della siepe.
Se trovi molti rami secchi o incrociati, vale la pena dedicare una sessione alla pulizia interna. Con forbici da pota o seghetti manuali puoi rimuovere il legno morto, i rami che sfregano tra loro e i getti troppo sottili e filati. Questo lavoro migliora il passaggio dell’aria, riduce il rischio di malattie fungine e permette alla luce di filtrare un po’ di più.
Il lauroceraso può essere soggetto a problemi come macchie fogliari o piccoli attacchi di parassiti. Una potatura fatta bene, che evita di lasciare mucchi di foglie morte alla base e mantiene la struttura equilibrata, aiuta molto a prevenire queste situazioni. Dopo la potatura, soprattutto se hai eliminato molto materiale, ha senso anche controllare lo stato del terreno, eventualmente alleggerirlo un po’, togliere erbacce e, se serve, prevedere una leggera concimazione primaverile per sostenere la ricrescita.
Errori da evitare nella potatura del lauro
Ci sono alcuni errori tipici che conviene evitare quando si lavora su una siepe di lauro. Uno dei più comuni è tagliare la siepe perfettamente verticale o addirittura più larga in alto che in basso. All’inizio può sembrare bella, ma nel tempo la parte bassa riceverà poca luce e tenderà a spogliarsi, creando quell’effetto di siepe “a gamba lunga” che lascia vedere attraverso.
Un altro errore frequente è potare troppo tardi in autunno. Un intervento energico a ridosso dell’inverno spinge il lauro a emettere nuovi getti che non hanno il tempo di rafforzarsi e che il gelo può danneggiare. È meglio concentrarsi sui mesi di piena crescita e, se serve una rifinitura di fine estate, farla con leggerezza.
Infine, non va sottovalutata la tendenza a usare solo il tagliasiepi come “rasoio” superficiale. Se ogni anno ci si limita ad accorciare solo la punta dei getti, la siepe può indurirsi all’esterno, con rami sempre più legnosi e pochi getti nuovi all’interno. Ogni tanto, soprattutto in alcuni punti, è utile entrare un po’ più in profondità con tagli mirati, per rinnovare la struttura e mantenere la siepe viva anche dentro, non solo come guscio verde.
Conclusioni
Potare una siepe di lauro non è complicato, ma richiede un po’ di metodo e costanza. Intervenire nei periodi giusti, usare attrezzi puliti e affilati, dare alla siepe una forma adatta alla luce e alla crescita naturale della pianta fa una grande differenza nel risultato finale. Una siepe di lauro ben gestita ti ripaga con una cortina verde fitta, lucida e ordinata, capace di offrire privacy, protezione dal vento e un bellissimo sfondo al giardino.