Questa guida abbiamo dunque deciso di dedicarla alla prevenzione e alla sicurezza dei consumatori. Andremo quindi a capire quali sono i segnali per non cadere nella trappola dei truffatori ed evitare di incorrere in spiacevoli sorprese.
Terminate le vacanze si torna al lavoro. Tra le tante persone alle prese con un difficoltoso rientro, purtroppo, tornano a “lavorare” anche i malintenzionati.
Le truffe messe in atto a discapito dei consumatori, come alcuni hanno purtroppo potuto sperimentare sulla propria pelle sono diverse, ma una in particolare miete più vittime delle altre, la truffa del codice POD. Almeno per quel che riguarda le bollette di luce e gas.
Questa guida abbiamo dunque deciso di dedicarla alla prevenzione e alla sicurezza dei consumatori. Andremo quindi a capire quali sono i segnali per non cadere nella trappola di queste persone ed evitare di incorrere in spiacevoli sorprese.
Se non aveste mai sentito parlare di questa truffa, prima di iniziare allora, è importante che conosciate qual è l’obiettivo dei malfattori, per poi comprendere meglio quanto troverete scritto di seguito.
Per dirlo in poche parole, il fine ultimo di questa truffa è quello di abbonare il malcapitato a servizi a lui ignari oppure cambiare la fornitura energetica, per trarne ovviamente un beneficio monetario.
Bolletta: i segnali della truffa
Dato che per effettuare la sottoscrizione ad un preciso servizio c’è bisogno di alcuni dati, questi devono essere presi con l’inganno dai truffatori. Il più importante di tutti, senza il quale non è possibile portare a termine la procedura è, come potrete ben immaginare, il codice POD (codice identificativo del consumatore).
La domanda che bisogna porsi è: come carpiscono questo dato? Dovete sapere che le principali modalità sono due: al telefono e di persona.
Per riconoscere un truffatore al telefono bisogna prestare particolare attenzione a ciò che comunica. Solitamente queste persone si presentano come dipendenti di un call center di uno dei tanti gestori di luce e gas. Il motivo della chiamata non è altro che una banale verifica dei dati, grazie alla quale il presunto “addetto del call center” sarà in grado di abbassare il costo della bolletta.
In genere la frase utilizzata è la seguente: “… La chiamo perché in seguito ad un verifica abbiamo notato che molto probabilmente c’è qualche problema con la sua utenza, tale per cui finisce con il pagare più del dovuto. Se mi dedica 5 minuti del suo tempo vediamo di trovare una soluzione, magari adottando una tariffazione più conveniente. Se mi fornisce il codice identificativo procedo al controllo.”
Se bene o male queste sono le parole utilizzate dal finto operatore, nel dubbio, la cosa più saggia da fare è attaccare il telefono. I fornitori di luce e gas sono già in possesso dei dati dell’utente, e non chiamerebbero mai per chiederli una seconda volta.
Il secondo caso è quello truffatore porta a porta: per riconoscere un truffatore che si presenta sul pianerottolo di casa è necessario prestare attenzione ad alcuni elementi.
Similmente a quanto succede al telefono, il malintenzionato spacciandosi per una persona che non è, chiederà di visionare le bollette al fine di migliorare la situazione.
“Se mi fa vedere la bolletta vediamo di capire se l’importo è anomalo…”
In alcuni casi fanno addirittura riferimento ad un non meglio imprecisato codice o sigla presente in bolletta, la cui presenza a loro dire è indice del fatto che il consumatore sta pagando troppo. Lo scopo è quello di riuscire a dare solo anche uno sguardo al codice identificativo dell’utente, in modo da fargli sottoscrivere a sua insaputa, in un secondo momento, un servizio non richiesto.
Queste persone, solitamente giovani ragazzi dai modi garbati e dalla parlantina convincente, si presentano alla porta della vittima designata travestiti di tutto punto come un operatore della compagnia per la quale dicono di lavorare. Il più delle volte armati anche di tesserino di riconoscimento fasullo.
Come evitare la truffa del POD
Saper riconoscere un truffatore è però soltanto il primo passo per evitare di cadere in questa trappola. Pertanto, nel dubbio, per evitare di finire una spirale di contratti non richiesti, di gestori mai contattati e di bollette indesiderate vi consigliamo di:
Richiedere sempre il cartellino identificativo (se porta a porta);
Non consegnare mai la bolletta con il codice POD o PDR allegato;
Non firmare nessun documento, per quanto vantaggiosa possa sembrare la situazione;
Non divulgare i propri dati personali (se contattati telefonicamente).
Nella speranza che non arrivi mai il momento in cui vi debba servire quest’ultimo consiglio, infine, qualora sospettiate di esser stati truffati o che ci sia stato un tentativo in tal senso, vi invitiamo a contattare il vostro gestore. Grazie alla vostra segnalazione l’Autorità Garante del consumatore potrà essere avvisata dell’accaduto.